(Adnkronos) – 'Il mare è cruciale per il nostro Paese anche per le trasformazioni geopolitiche in atto. Il mare è un elemento chiave per i nostri territori, la nostra cultura e la nostra economia da sempre. Noi siamo nati sul mare. Il settore marittimo contribuisce per 65 miliardi di euro al Pil e sta recuperando la crescita registrata prima della pandemia. Siamo al terzo posto in Europa per valore aggiunto nel settore della cantieristica navale, nel turismo costiero, nelle risorse marine non biologiche''. Lo sottolinea il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un video massaggio al Festival del Mare. ''Le imprese attive nella blue economy – ha proseguito il ministro – sono circa 230mila, con un fatturato di oltre 137 miliardi di euro e offrono lavoro a circa 900 mila persone. Per questo il governo ha deciso di dare particolare enfasi al mare con un dicastero dedicato, scelta senza precedenti nella storia della Repubblica''. ''Abbiamo previsto una significativa riduzione dei tempi ha sosttolineato Urso – , da 60 a sette giorni, il rilascio delle licenze di navigazione per le unità nuove di prima immatricolazione, in modo da agevolare l'iscrizione con bandiera italiana. Per sostenere i natanti, con scafi inferiori ai 10 metri, per i quali non è richiesta l'iimatricolazione obbligatoria, e viene definita la documentazione che l'abiliterà alla navigazione nelle acqua di altri paesi europei''. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)