International Newspaper

Rischi cecità con penne di acido ialuronico per ritocchi fai da te, l’allarme

0

(Adnkronos) –
Le penne con acido ialuronico, strumenti non autorizzati per il 'fai da te', "imperversano sui vari social. Le persone vedono tutorial e poi si fanno le applicazioni da sole, ma non sanno i gravi rischi che corrono. Si tratta di dispositivi che iniettano acido ialuronico tramite un getto di pressione che attraversa la pelle. Si sono verificati casi di necrosi ed è possibile causare anche cecità". A lanciare l'allarme è Maurizio Benci di Aiteb, l'Associazione italiana terapia estetica botulino, che commenta i recenti sequestri di questi dispositivi da parte dei carabinieri del Nas. I militari dell'Arma hanno ritirato dal mercato un centinaio di queste penne, che si comprano sul web al costo di 100 euro e servono a iniettare il prodotto che promette di ridurre le rughe o modellare i contorni del volto. "Le persone devono capire che l'utilizzo indiscriminato di queste pennine può rivelarsi molto dannoso. Sui social sembra tutto estremamente facile, ma il ritocchino fai da te è pericoloso perché per usare quella sostanza serve un medico", raccomanda Benci. "Questi strumenti – precisa – devono essere utilizzati da professionisti esperti: se questi acidi ialuronici vengono inoculati direttamente in un vaso si verifica la necrosi. Intorno all'occhio, ad esempio, possono causare anche cecità perché il materiale può embolizzare in un vaso ed arrivare fino all'arteria retinica, con il rischio di provocare la perdita del visus".  Per l'esperto è necessario, dunque, "interrompere questo modus operandi del fai da te. Bisogna affidarsi a medici professionisti con elevata esperienza per rimodellare il contorno del viso o aumentare il volume delle labbra. Un altro danno – avverte Benci – è legato alla possibile formazione di teleangectasie successive al trauma causato dall'alta pressione di iniezione. Questi trattamenti – ammonisce – non possono essere fatti sul divano di casa da persone inesperte o da non medici". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lascia una risposta
Skip to content